mercoledì 22 novembre 2017

Classe 4° SSS

Dovete scrivermi il vostro indirizzo mail come commento a questo post.
MC

lunedì 24 aprile 2017

AVVISO PER I RAGAZZI DELLA TERZA SOCIOSANITARIO

Le interrogazioni di Storia sono posticipate a giovedì 27, perché mercoledì 26 io dovrò di nuovo assentarmi (dalle ore 10) da scuola per la partecipazione a un secondo incontro del corso di aggiornamento.

M. Canalini

lunedì 13 marzo 2017

giovedì 2 marzo 2017

Schiaffo di Anagni


La Francia di Filippo IV il bello

PREM:

Sotto Filippo IV la Francia diventa una grande potenza.

FATTI:

Filippo  IV vuole accentrare su di sé tutto il potere:
- per prima cosa sottopone alla sua autorità i tribunali
- crea una classe di funzionari legati a sé per amministrare il regno
- crea un esercito fedele alla corona
-crea un parlamento chiamato Stati generali dove c'erano i rappresentanti dei tre Stati cioè delle tre classi sociali che costituivano la società francese: - clero
                                                                               - nobili
                                                                               - borghesi
Così il regno inizia ad essere fortissimo.
Filippo IV chiese agli Stati generali di approvare la tassazione dei beni della chiesa e loro accettarono.
Bonifacio VIII (famiglia Caetani)  scomunicò Filippo IV e quest'ultimo mando un contingente di soldati ad Anagni guidato da Guglielmo di Nogaret: il 2 settembre 1303 ci fu l'episodio dello schiaffo di Anagni  nel quale un'esponente della famiglia dei Colonna ( rivali dei Caetani)
diede uno schiaffo a Bonifacio VIII e insieme a Guglielmo di Nogaret lo dichiarò prigioniero dei francesi.
L'episodio in sé si concluse pochi mesi dopo
( lo stesso Bonifacio VIII morì un mese dopo) ma simbolicamente ebbe una grande risonanza internazionale.

Filippo  IV fa in modo che sia eletto al solvio pontificio un cardinale francese Clemente V che da inizio alla cattività avignonese cioè sposta la sede della chiesa da Roma ad Avignone (1309-1377). Avignone diventa un regno d'affari sotto il re di Francia. Nel 1377 finisce la cattività avignonese perché il papa Gregorio torna a Roma,l'anno successivo Gregorio muore.
I cardinali francesi nominarono pontefice Clemente VI, alcuni cardinali non lo riconoscono e nominano a loro volta come papa Urbano VII. Così inizia lo SCISMA D'OCCIDENTE (durerà fino alla metà del 1400)

lunedì 27 febbraio 2017

Canto XIII

Il XIII canto ha come suo luogo di partenza il fiume Flegetonte, il 9 aprile 1300.
Ci troviamo nel VII cerchio che a sua volta si divide  tre gironi:
- 1° girone: I violenti contro il prossimo, cioè gli omicidi e i predoni
Dante per passare al 2° girone viene aiutato da Nesso ( centauro) ad attraversare il fiume
-2° girone: I violenti contro se stessi, cioè suicidi e scialacquatori
-3° girone: I violenti contro Dio (bestemmiatori), natura (sodomiti) , arte (usurai).

Nella Selva dei suicidi, essi sono costretti a rimanere intrappolati dentro un albero spoglio con cani feroci che graffiavano i tronchi e le arpie (animali mitologici) che stavano sopra i rami. Qui Dante incontra Pier delle Vigne.
Dante passa al girone degli scialacquatori  la loro pena era di essere inseguiti da cagne,
due scialacquatori vennero sbranati da esse che sparsero le loro membra ovunque.


Parafrasi VV 1 AL 36

Nesso non era ancora arrivato nell'altra sponda
quando noi ci incamminammo per un bosco
che non aveva sentieri

Non era un bosco verde ma di color scuro
non aveva rami dritti ma nodosi e intrecciati
non c'erano frutti ma spine con veleno

Quegli animali selvaggi, che tra Cecina e Corneto
Si rifugiano nei luoghi coltivati,
non hanno dei cespugli così aspri e folti.

Qui vidi le brutte arpie far i nidi sugli alberi,
che cacciarono i Troiani dalle isole Strofadi,
annunciando a loro un futuro nefasto.

Hanno delle ali larghe, i colli e i visi umani,
i piedi con artigli, e il ventre ricoperto di piume;
emettono delle grida lamentose su questi strani alberi.

E il mio buon maestro cominciò a dirmi:
 <<Prima che ci inoltriamo nel bosco,

sappi che sei nel secondo girone>>

<< e ci resterai fino a quando non arriverai in una spiaggia infuocata.
perciò guarda attentamente: vedrai
cose che se te le dicessi,non ci crederesti.>>

Ho sentito risuonare dei lamenti
ma non vedevo nessuno che si lamentasse
perciò mi fermai tutto confuso.

Penso che Virgilio pensasse che io pensassi
che tante voci provenissero da quegli alberi
e che la gente si nascondesse da noi.

Perciò Virgilio disse: <<Se tu spezzi
qualche rametto da una di queste piante
le tue idee si spezzeranno con essi>>

Allora stesi la mano un po' avanti
presi un piccolo ramo da un gran albero
e il tronco gridò:<<  perché mi spezzi?>>

Dopo iniziò a coprirsi di sangue scuro
e proseguì a dire:<< Perché mi laceri?
Non hai neanche un po' di pietà?
uomini fummo, e ora siamo piante:
la tua mano dovrebbe essere più pietosa,
anche se fossimo stati anime di animali.>>
come un ramo verde che brucia
da uno dei lati, e che dall'altro emette fumo
e stride per il vapore che fuoriesce,
Così che dal ramo spezzato uscivano
parole e sangue e io lo lasciai cadere,
e rimasi impietrito.
<<Se lui avesse potuto credere prima>>,
rispose il mio saggio, <<O anima dannata,
quello che ho scritto nel mio poema,( riferimento all'opera di Virgilio).
non l'avrebbe mai spezzato;
ma il fatto era così incredibile che
l'ho istigato ad una cosa che anche a me pesa.
digli chi eri nella vita terrena
in modo che ti renda omaggio
quando ritornerà tra i vivi, che a lui gli è concesso.>>
e il tronco disse: <<Le tue parole sono talmente belle,
che non posso stare in silenzio, e a voi non dispiaccia
se io mi metta un po' a parlare con voi.
Io sono colui che teneva entrambe le chiavi(figura retorica di bene e male)
del cuore di Federico, e che le girai,
aprendo e chiudendo, così dolcemente,
ho saputo il suo giudizio su ogni uomo;
ho portato lealtà al compito glorioso,
a tal punto che persi il sonno e la salute.
La prostituta  che dalla corte
non distolse mai gli occhi disonesti,
che è peccato comune e il vizio di tutte le corti,
mise tutti contro di me;
e a loro volta mise l'imperatore contro di me,
a tal punto che si trasformarono in punizioni tremende.
L'animo mio, per disprezzo,
credendo di poter sfuggire con la morte,
mi ha reso ingiusto nei confronti di me stesso, che ero giusto.
Su queste strane radici,
vi giuro che non ho mai tradito
il mio re, il quale fu degno di rispetto
E se qualcuno di voi ritornerà nel mondo,
riabiliti il mio ricordo,
che è ancora schiacciato dal peso della calunnia.>>
Virgilio attese un po', poi disse:<<dal momento che è in silenzio,
non perdere tempo;
fagli delle domande, che soddisfano la mia curiosità.>>

























































































































































giovedì 16 febbraio 2017

Inquietudini sociali e rivolte urbane

PREMESSA 

Il 300 era attraversato da un 'inquietudine sociale causata da:
- Insicurezza
- Carestie
- Diffusione epidemie e pestilenze
- Diffusione di guerre
Questa inquietudine sociale genera orde (gruppi violenti) di vagabondi e disperati. Nelle città scoppiano delle rivolte urbane e questa situazione determina la ricerca di un colpevole: vengono ricercati dei capri espiatori e vengono identificati nelle figure degli ebrei. Nasce in questo momento l'antisemitismo, nel 1215 fecero un concilio lateranense una riunione di vescovi e cardinali, i quali decidono che gli ebrei dovevano portare un "segno di riconoscimento" una rotella gialla oppure indossare un cappello a punta.

FATTI
a) Firenze nel 1378 i lavoratori della lana chiamati anche "ciompi" decidono di ribellarsi alla grande borghesia mercantile, salgono al potere del comune e creano un governo democratico al quale partecipavano anche le classi più povere, poco dopo ci fu la repressione.
b)Europa del nord,i contadini si rifiutarono di pagare le tasse e le decime ( 10 % della loro produzione ) e assaltarono i castelli, vengono anche questi repressi.
c) Inghilterra, ci sono delle rivolte sociali e urbane. i contadini del Kent e dell'Essex e la piccola borghesia decidono di dare vita ad una vera e propria rivolta, raggiunsero Londra dove il re è costretto a scendere a compromessi con i contadini :
- revocare lo statuto del lavoratori
- riduzione delle tasse
- abolizione della servitù
In questo caso non ci fu una repressione vera e propria.

mercoledì 15 febbraio 2017

LA VITA DI FRANCESCO PETRARCA (1304-1374)

                                                              LA VITA 

Francesco Petrarca nasce ad Arezzo il 20 Luglio del 1304.                                                          
Suo padre, Ser Petrarca, era un notaio fiorentino ed era un guelfo bianco
che venne cacciato da Firenze, e di conseguenza suo figlio nacque ad Arezzo.
La famiglia Petrarca si trasferì ad Avignone dove Francesco si avviò agli studi giuridici e dove studiò anche grammatica e retorica grazie alla Corte Pontificia.
Da Avignone si spostò a Bologna, all'università, nel 1320 dove sviluppò l'interesse per la letteratura.
Nel 1326, dopo la morte del padre, decise di tornare ad Avignone, dove conobbe una donna, Laura che sarà la donna di cui si innamorerà.
Il primo incontro con Laura lo ha il 6 Aprile 1327 davanti alla Chiesa di Santa Chiara di Avignone.
Francesco scrisse più di trecento poesie tutte racchiuse in un unico libro, il CANZONIERE.
Nel 1348 Laura muore per colpa della peste.
Dopo la sua morte Petrarca lascia la poesia e diventa CHIERICO*, e si dedica completamente alla letteratura, e iniziò così a viaggiare alla ricerca dei volumi della letteratura del passato (si reca così nelle Chiese, nelle Abbazie di Liegi, Aquisgrana, Parigi, Colonia e Roma).
Quando tornò dai suoi viaggi acquistò una casa a Valchiusa, dove fa una biblioteca con tutti i libri che ha raccolto nei suoi viaggi.
L'8 Aprile del 1341 Petrarca incontrò, a Roma, Roberto d'Angiò che lo incoronò poeta ufficiale.
Nel 1353 abbandonò Valchiusa e si recò a Milano, ospitato dai Visconti dove restò per 8 anni.
Arriva la peste e lui si spostò a Venezia dove restò per 9 anni.
Nel 1370 si recò dal Signore di Padova, Francesco da Carrara dove ricevette in dono il territorio d'Arquà fino alla sua morte, nel 1374.
       
       OPERE DI PETRARCA

  • IL CANZONIERE, opera che iniziò a scrivere nel 1335 fino alla sua morte;
  • VARIE OPERE IN LATINO, tra cui il "SECRETUM", diario dove racconta quello che sente dopo la morte di Laura;
  • EPISTOLARIO, raccolta di tutte le lettere che aveva scritto, in particolare a Boccaccio.

 Risultati immagini per francesco petrarca

*CHIERICO, persona simile a un prete che però non era tenuta a svolgere le funzioni religiose (come celebrare la messa).
*Ser Petracco

lunedì 13 febbraio 2017

LA PESTE NERA DEL 300

FATTI

Si diffondono le epidemie in due momenti:
                                                                                                                            * comparsa di bubboni
1: Peste bubbonica che nel 1347 arriva in Europa dall'Oriente                             su tutto il corpo.
e conclude il suo '' giro'' in Russia nel 1350 sterminando maggior
parte della popolazione.
La peste arrivò attraverso l'assedio dei Tatari, che volevano conquistare
la colonia genovesi di Caffa ( Crimea). Essi portarono il bacillo della peste
e si diffuse a Messina, Marsiglia e Genova.
                       
                               ↓                                                            ↓
                     
               I Tatari gettarono i morti appestati                 La popolazione si ridusse
             al di là delle mura                                              da 90 milioni a 65 milioni



2: Ci furono altre due ondate di peste :
· dal 1360 al 1390
· dal 1397 al 1402
Si diffondono i flagellanti cioè un gruppo di persone che si infliggevano
pene. Essi giravano per i paesi spargendo ancora di più la peste.            
                                                                                                         ↘
                                                                                                 Essi si frustavano e il loro sangue fece
                                                                                                           aumentare la malattia.


Nasce anche l'Antisemitismo cioè l'odio verso gli ebrei perché li
consideravano colpevoli della peste.                                              → 1349 a Strasburgo eccidio
                                                                                                          degli Ebrei.






LA PESTE NERA del 300

FATTI 

Scoppiarono le epidemie:
1. La peste bubbonica, arriva in Europa nel 1347 e arriva fino in Russia nel 1350.                      
Si diffonde da una colonia Genovese di Caffa, tramite l'assedio dei Tatari che volevano conquistare la colonia di Caffa (che si trova in Crimea, così per infettarli avevano deciso di catapultare i cadaveri oltre le mura della città).

LA CAUSA:
Venne trasmessa attraverso le navi (causa ratti) nei porti di Messina, Marsiglia e Genova.

LA CONSEGUENZA:
La popolazione Europea si ridusse da 90 milioni a 65 milioni, che equivale ad un terzo della popolazione.

2. Ci furono altre due ondate di peste:
   La prima: dal 1360 al 1390;
   La seconda: dal 1397 al 1402.

  • Nel '300 iniziano ad esserci i flagellanti che andavano in giro a petto nudo e che si punivano con la frusta;
  • Nasce l'antisemitismo, con l'inizio della persecuzioni degli ebrei (perché accusati dell' omicidio di Dio, Deicidio).
  • Nel 1349, ci fu un*ECCIDIO di ebrei, ritenuti colpevoli della peste.   

*ECCIDIO, uccisione di massa

LA PESTE NERA ('300)

PREMESSA

      Dopo il mille c'era stata la ripresa:
  1. ECONOMICA= sviluppo delle città;
  2. AGRICOLA= aratro e rotazione triennale.
      Andando verso il '300 c'è un rallentamento della produzione agricola a causa:
  • Peggioramento del clima;
  • Crescita dei prezzi dovuti alla scarsità dei beni (prodotti della terra, in particolare il grano.);
  • Impoverimento dei terreni;
  • Si riducono le zone di pascolo (riduzione del bestiame);
  • Denutrizione fisica (per scarsità di cibo);
  • L'incapacità del sistema feudale nel reinvestire in attività produttive.
      

domenica 12 febbraio 2017

DANZA MACABRA




DIPINTO: Il trionfo della morte

AUTORE:Pieter Bruegel

ANNO: 1462

LUOGO:Museo del Prado,Madrid
Risultato immagine per 1220 1300 dipinti sulla mortee



DANZA MACABRA

Titolo: Danza della morte di Cubecca
Autore: Bernt Norke
Anno: 1463
Luogo: Chiesa di San Niccoló (Tallin)



- Alessia

IL VOLTO DELLA MORTE


Risultato immagine per dipinto del volto della morte del 1300 e 1400

                                        SEPELLIRE LE VITTIME DI PESTE del 1300



-LUCREZIA

Danza macabra

Frammento dell'affresco della danza macabra,
XV secolo, Abbazia di chaise-dieu,Alvernia.

              


                                                                                                               - Lorella

                                                                                                          

giovedì 9 febbraio 2017

CANTO V (vv 99 a 143)

Amore, che si immedesima velocemente nel cuore,                                         * Anafora
e fece innamorare Paolo del mio bell'aspetto
che mi fu tolto; perché fui uccisa.

Amore, che non tollera che chi ha amato, non riami
fece innamorare me di lui cosi violentemente
che, questo sentimento non mi ha ancora abbandonato.

Amore ci condusse a morire insieme.
Caina attende colui che ci ha uccisi.                                            Caina, ultimo girone dell'inferno dove
Queste parole ci furono dette da loro.                                           dove si trovano i traditori dei parenti.

Quando io ascoltai quelle anime travagliate
abbassai il viso, lo tenni basso,                                                      Perché Dante si immedesima nella
finché il poeta mi disse " A cosa pensi? "                                      storia simile a quella con Beatrice.

Risposi: " Oh ahimè,
quanti bei pensieri, quanto desiderio
che condusse loro al doloroso passo.

Poi mi rivolsi a loro e dissi:
" Francesca, le tue sofferenze
mi rendono triste fino al pianto"

ma dimmi: " Al tempo dei dolci sospiri,
al tempo di questo amore
come vi siete innamorati? "

E lei a me: nessun dolore è maggiore
che ricordarsi della felicità
nel dolore.

Ma se sei cosi desideroso di conoscere
la causa del nostro amore,
parlerò piangendo.

Ricordo il giorno, stavamo leggendo la storia
di Lancillotto e di come fu vinto dall'amore,                                        Lancillotto, amante di Ginevra
eravamo da soli senza alcun presentimento di quello che sarebbe successo.

Per più volte quella lettura,
ci ha fatto incrociare gli sguardi e impallidire il viso
ma fu solo un punto quello che ci vinse.

Quando leggemmo la felicità nel volto di Ginevra,
desiderosa di essere baciata da questo amante,
Paolo, che non sarà mai separato da me,

mi baciò tutto tremante la bocca.
Il libro fu traditore e anche chi lo scrisse:
da quel giorno non proseguimmo più la lettura.              Perché la storia d'amore tra Lancillotto
                                                                                                         e Ginevra era reale o perché erano stati scoperti e uccisi.
Mentre Francesca raccontava,
Paolo piangeva, ed io per la pietà
svenni come se stessi per morire.

E caddi a terra come un corpo senza vita.



martedì 7 febbraio 2017

PRIMA PARTE DEL CANTO V

Dante e Virgilio scendono nel secondo girone dove ci sono le anime dei
Lussuriosi e prima di entrare si trovano di fronte ad un mostro, Minosse.
Le anime ignare del girone in cui dovevano andare si affidavano a lui, che
mostrava a loro quale fosse il loro luogo prescelto, circondandosi la coda al corpo
tante volte quante il numero di gironi in cui l'anima doveva scendere.
Minosse si accorge di Dante e lo minaccia ma interviene Virgilio e lo
zittisce. Superato Minosse, i due viandanti si trovano davanti ad una valle e improvvisamente
inizia una bufera che trascina i Lussuriosi per aria.
Dante chiede a Virgilio chi siano quelle anime e Virgilio indica:
Cleopatra,Elena di Troia, Didone, Achille, Francesca e Paolo. 
Dante chiede a quest'ultimi di soffermarsi a parlare con loro.
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PARAFRASI CANTO V vv.72 - 99

Per Emanuela, Gaia, Silvia e Lucian.
Pubblichiamo quanto abbiamo fatto in classe.

Dal verso 72 al 99.

Io cominciai a parlare; " Poeta parlerei volentieri
a quei due che sono insieme,
e sembrano essere trasportati dal vento leggero."

Virgilio: "Vedrai quando saranno
più vicino a noi; tu prega loro di fermarsi
sulla base del loro amore, e loro verranno".

Così come il vento li fa avvicinare a noi,
dissi:" O anime tormentate
fermatevi a parlare con noi,se Qualcuno non ve lo nega!".

Come le colombe,al richiamo amoroso
con le ali alzate verso il nido
vengono per l'aria trascinate dal desiderio;

Così queste due anime uscirono da dov'era Didone,
venendo verso di noi attraverso l'aria dell'inferno,
così forte fu il grido di fermarsi.

"O essere grazioso e pieno di pietà
che vai attraverso l'inferno
per guardare noi anime che abbiamo macchiato il mondo terreno di sangue,

Se Dio ci fosse amico,
noi pregheremo lui per la tua pace,
poiché hai pietà della nostra condizione.

Di quello che vi piace ascoltare e parlare,
noi insieme a voi ascolteremo e parleremo,
mentre il vento ha un momento di pausa.

La terra dove sono nata
è sul litorale, dove il Po arriva al mare
per terminare con i suoi affluenti.


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venerdì 3 febbraio 2017

BREVE RIASSUNTO DEL CANTO IV

Per Emanuela, Silvia , Gaia e Lucian.

                                                    CANTO IV 

Dante e Virgilio scendono nel primo girone dell' Inferno, il LIMBO, dove si trovano: I BAMBINI NON BATTEZzATI e I GRANDI SCRITTORI E FILOSOFI PAGANI.
Virgilio si sente chiamato in causa perchè lui fa parte del Limbo, li incontrano: OMERO, ORAZIO, OVIDIO, LUCANO, e con VIRGILIO lui si considera il sesto tra i migliori poeti dell'antichità.
Nel Limbo incontrano anche: SOCRATE, PLATONE, ARISTOTELE e GIULIO CESARE.

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CANTO TERZO -- PARAFRASI VV. 70-111 e VV. 130- 136




 Per Emanuela, Silvia, Lucian, Gaia.
Pubblichiamo quanto abbiamo fatto oggi in classe.
Dal verso 70 al 111.

Decisi di guardare oltre e
vidi delle persone accostate sulla riva del fiume
allora io dissi " ora tu mi concedi

di sapere chi sono, e quale impulso
li fa sembrare pronti a oltrepassare il fiume
così come io vedo attraverso la debole luce "

E Virgilio mi disse " le conoscerai quando
noi arriveremo sulla triste
riva del fiume Acheronte "

Allora con occhi vergognosi e bassi,
temendo che il mio parlare fosse spiacevole,
fino all'arrivo del fiume restai in silenzio.

Ed ecco venire su una barca
una persona anziana con il pelo bianco,
gridando "Guai a voi anime cattive!

Non sperate mai di vedere il cielo:
sono venuto con la mia barca nella riva di Acheronte,
nel buio, tra il fuoco e il gelo.

E tu che sei qua, in carne ed ossa,
vattene da questi che sono morti.
Si accorse che Dante non si era mosso

e disse: " tu vai per un'altra strada, altri luoghi,
andrai in un'altra spiaggia, con una barca più leggera
che ti porterà "

E Virgilio:"Caronte,non t'arrabbiare
si vuole che sia fatto cosi, in quel luogo dove
si può fare quello che si vuole e non domandare di più"

Da qui in poi, furono silenziose le bocche,
il traghettatore di quelle acque che aveva gli occhi
cerchiati di rosso.

Ma quelle anime, che erano stanche e nude
cambiarono colore e batterono i denti
non appena udirono le parole di Caronte.

Insultavano Dio e i loro genitori, insultavano
tutta l'umanità, il luogo e il tempo dove sono nati
e i loro parenti che li hanno preceduti.

Poi si raccolsero tutte quante insieme
piangendo sulla riva infernale
che attende tutti i peccatori.

Caronte demonio, con occhi di fuoco
chiamandoli per nome li fa salire sulla barca
e picchia con il remo chiunque si ferma.

Dal verso 130 a 136.

Finito questo,la terra buia
tremò cosi forte che a causa dello spavento
la fronte si bagna ancora di sudore.

La terra intrisa di lacrime sprigionò un vento
che fece lampeggiare una luce vermiglia
il quale mi tolse tutti i sensi

e svenni come un uomo con un colpo di sonno.

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